“BACK TO BACH 2.0”

I VIRTUOSI ITALIANI
Paolo FRESU tromba e flicorno
Alberto MARTINI primo violino e direttore
"L'Arte della Fuga" BWV 1080 Contrapunctus 1
Massimo Colombo
Corale Pop per tromba e archi
Richard Galliano
Aria per tromba e archi
Daniele Di Bonaventura
Sanctus per tromba e archi
Paolo Fresu
Ossi per tromba e archi
Antonio Vivaldi Sonata in re minore
“La Follia” per due violini e basso continuo Op. 1 n. 12 RV 63
Barbara Strozzi
Dal Pianto degli amanti – Godere en gioventù – La Vittoria
Claudio Monteverdi
Si dolce è 'ltormento per tromba e archi
Uri Caine
Memory per tromba earchi
Paolo Fresu “Adas”
Paolo Fresu “M’u”
Georg Friedrich Händel
"Lascia ch'io pianga" per tromba e archi
l progetto, senz’altro ambizioso e intrigante, nasce dall’incontro tra Paolo Fresu e Alberto Martini direttore e anima de I VIRTUOSI ITALIANI. Il conseguente desiderio di entrare in maniera più approfondita l’uno nei repertori e nei linguaggi dell’altro, ha fatto il resto. Il programma totalmente rinnovato è il risultato di una collaborazione e un approfondimento che dura da anni, sull’idea di accostare il repertorio e lo spirito della musica barocca al jazz e a due modi, che peraltro si integrano perfettamente, d’intendere l’improvvisazione.
I protagonisti hanno inteso scandagliare le affinità tra approccio ritmico e armonico della musica barocca e quello tipico del jazz, affrontando il discorso in modo dinamico, accostando composizioni di Monteverdi, Haendel, Barbara Strozzi, Bach ecc. a quelle di Uri Caine, Richard Galliano, Daniele di Bonaventura e dello stesso Fresu offrendo un orizzonte musicale molto ampio.
“Bach ha intuizioni che annullano la distanza cronologica dal Jazz. Il resto dipende dalla personalità e dalla sensibilità degli interpreti”, dice Alberto Martini parlando di questo progetto trasversale tra barocco, jazz e contemporaneità.
In questo nuovo progetto sono da segnalare alcuni brani di Barbara Strozzi, compositrice-cantante, vissuta nel ‘600 e all’epoca molto famosa, oggi, purtroppo, quasi totalmente dimenticata.
A questo proposito Paolo Fresu afferma: «La Strozzi, come Bach del resto, diventa materiale che una volta scelto dovrebbe trasformarsi, assumendo le sembianze della personalità dell’interprete. Un suono jazz, che in questo caso dipende dalla mia predisposizione nei confronti di quelle antiche pagine, oltre alla disponibilità incondizionata a immergersi storicamente alle origini dell’opera intorno a Claudio Monteverdi. Nel repertorio barocco e Bach in particolare, la trama contrappuntistica è molto precisa, pertanto devo ammettere che spesso occorre rispettare la forma originale. Per questo è determinante fare delle scelte riguardo a ciò che il suono dei miei strumenti può aggiungere, tanto afflato quanto basta a rispettare la composizione così come è stata pensata e scritta. Solo in tal modo nell’esporre i temi di Bach. Ho la sensazione di assaporare il barocco attraverso un rapporto tra melodia e armonia, che passa dalle mie sonorità jazz.»
«La travagliata» e «L’amante bugiardo» di Barbara Strozzi, sono un simbolo della grande capacità degli artisti di muoversi con naturalezza lungo un repertorio vasto ed eterogeneo, che vuole essere un’ode alla bellezza tra il lirismo e le sonorità cangianti del trombettista sardo e l’eleganza degli archi.

Tromba e flicorno
Paolo Fresu, trombettista e flicornista sardo, è una figura di spicco del jazz contemporaneo. Con oltre 400 registrazioni e collaborazioni internazionali, dirige il festival Time in Jazz e ha fondato l’etichetta Tŭk Music, contribuendo alla diffusione del jazz in Italia e nel mondo
Primo violino e direttore
Dopo aver vinto numerosi concorsi internazionali, ha collaborato come Primo Violino di Spalla, con le più importanti orchestre in Italia, tra cui quella dei Pomeriggi Musicali di Milano, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Lirico di Cagliari e del Teatro alla Scala di Milano, del Teatro dell’Opera di Roma, collaborando con i più grandi Direttori d’orchestra quali: Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Valery Gergiev, Dmitri Yurovsky, Myun Whun Chung, Giuseppe Sinopoli, Yuri Temirkanov ecc.
Nel 2009 ha fatto il suo debutto come solista nei concerti di W. A. Mozart per violino e orchestra nella prestigiosa sala Isaac Stern nella Carnagie Hall di New York.
Dal 2008 a tutt’oggi è il direttore musicale e artistico de I Virtuosi Italiani che da più di 35 anni svolgono la loro apprezzata attività concertistica, a Verona, prima nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico e ora al Teatro Ristori di Verona e nel mondo. L’attività discografica è ricchissima con più di 60 CD registrati per Deutsche Grammophon, Warner Classics – Erato, Sony, CPO, Chandos, Emi, Naxos, Dynamic, Verany, Tactus.
Nel dicembre 2021 ha ricevuto il DIAPASON D’OR DE L’ANNEE 2021 per il CD WARNER CLASSICS – ERATO intitolato “AMICI & RIVALI”.
Come direttore artistico ha collaborato con molte e importanti istituzioni in Italia: nel 2016 è stato nominato dalla Fondazione Cariverona direttore artistico del Teatro Ristori di Verona, incarico che ricopre tutt’ora, organizzando diverse rassegne dedicate alla MUSICA BAROCCA, CONCERTISTICA, JAZZ, DANZA e un’importante sezione dedicata alle nuove generazioni EDUCATIONAL. È l’ideatore e promotore di vari progetti con I Virtuosi, fra cui l’allestimento dell’Apollon Musagète di Stravinski con il New York Ballet, il debutto alla Royal Albert Hall di Londra, la realizzazione di tutte le farse in un atto di Rossini per l’Opera Comique di Parigi.
Angelo Foletto su “Repubblica” scrive: «Alberto Martini guida I Virtuosi Italiani dal primo leggio e lo fa benissimo: è musicista di classe, elegante e pacato…».
Enrico Girardi sul “Corriere della Sera”: «I Virtuosi Italiani, diretti da quel fenomeno di Alberto Martini, eccellente violinista, sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una "adrenalina" che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica».
Attualmente insegna violino presso il Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia. Viene regolarmente invitato a tenere Masterclass e nelle giurie di prestigiosi Concorsi Internazionali.
Viene invitato regolarmente in giuria di prestigiosi Concorsi Internazionali di Violino e di Musica da Camera. Tiene Masterclass in varie Istituzioni italiane ed estere, come la TCU UNIVERSITY di Fort Worth nel Texas (USA), sede della prestigiosa competizione Van Cliburn, della YASAR UNIVERSITY di Izmir in Turchia e dell’INTERNATIONAL ACADEMY FOR PERFORMING ARTS di Tallinn in Estonia.
Suona su un prezioso strumento costruito da Enrico Ceruti a Cremona nel 1840, perfettamente conservato e originale in tutte le sue parti.

Il complesso de I VIRTUOSI ITALIANI, nato del 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, regolarmente invitata nei più importanti teatri, festival e stagioni in tutto il mondo. Viene loro riconosciuta una particolare attitudine nel creare progetti sempre innovativi, una costante ricerca nei vari linguaggi, oltre alla qualità artistica dimostrata in anni di attività. Numerose sono le collaborazioni con solisti e direttori di rilevanza internazionale. Hanno collaborato all’allestimento dell’Apollon Musagete di Stravinsky con il New York City Ballet; nel 2001 hanno eseguito tutte le opere in un atto di Rossini per l’Opera Comique di Parigi e hanno tenuto due concerti al Konzerthaus di Vienna.I Virtuosi Italiani si sono esibiti per i più importanti teatri e per i principali enti musicali italiani quali il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la GOG di Genova, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro alla Pergola di Firenze, la Società Filarmonica di Roma, il Teatro Rossini di Pesaro, la Società del Quartetto di Milano, la Royal Albert Hall, la Carnagie Hall, la Sala Filarmonica di San Pietroburgo, il Seoul International Music & Arts Center, la Herkules Saal, il Bunka Kaikan, la Sala del Conservatorio Tchaikovsky, Zaryadye Concert Hall ecc. Dal 2011 sono complesso residente con una Stagione Concertistica a Venezia nella Chiesa dell’Ospedale della Pietà, luogo in cui Antonio Vivaldi per tutta la sua vita suonò, insegnò e diede la luce a tutte le opere. Numerose sono poi le tournée all’estero, con concerti nelle più importanti sale del mondo. L’attività discografica è ricchissima, con più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche ed oltre 500.000 dischi venduti in tutto il mondo. Nel 2018 I VIRTUOSI ITALIANI hanno realizzato un CD con le più famose ouverture dalle opere di Rossini per il 150° anniversario dalla morte pubblicato dalla casa discografica CPO. Nel settembre 2018 è stata pubblicata la registrazione per la prestigiosa casa discografica DEUTSCHE GRAMMOPHON, dedicata a una monografia di Morten Lauridsen che nel giugno 2019 ha ricevuto la nomination degli OPUS CLASSIC AWARDS 2019, il più importante premio per la musica classica in Germania.Nel dicembre 2021 è stato assegnato il DIAPASON D’OR DE L’ANNEE 2021 a I VIRTUOSI ITALIANI, diretti da Corrado Rovaris con i tenori Lawrence Brownlee e Michael Spyres, per il CD WARNER CLASSICS - ERATO, interamente dedicato a Rossini intitolato “AMICI & RIVALI”. La loro attenzione e ricerca verso esecuzioni storicamente informate, li ha condotti a esibirsi nel repertorio barocco e classico anche su strumenti originali. Proprio in quest’ambito sono usciti i DVD per UNITEL CLASSICA delle opere di G.B.Pergolesi “Il Prigionier Superbo”, “La Serva Padrona” e “La Salustia”, dirette da Corrado Rovaris e di G. B. Spontini “La Fuga in Maschera” sempre diretta da Corrado Rovaris. Nel segno della versatilità e dell’attenzione riservata ad una scelta di repertorio mirato al coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto con una particolare attenzione ai giovani, significativo è, inoltre, l’interesse da sempre dimostrato dal gruppo per il repertorio di confine. Da qui la nascita di collaborazioni e progetti con artisti come Franco Battiato, Goran Bregovic, Uri Caine, Chick Corea, Paolo Fresu, Ludovico Einaudi, Michael Nyman, Cesare Picco, Enrico Rava, Antonella Ruggiero, Gianluigi Trovesi, Richard Galliano e molti altri. I concerti de I Virtuosi Italiani sono testimoniati da entusiastici consensi di critica e di pubblico. Così scrive Enrico Girardi sul “Corriere della Sera”: «I Virtuosi Italiani sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una "adrenalina"che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica».
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