“I CONCERTI DELLA NATURA E DEGLI AFFETTI”

Martedì 5 agosto  • ore 19.00

Chiostro degli Agostiniani
Bracciano (RM)

I VIRTUOSI ITALIANI

ALBERTO MARTINI Maestro di concerto al Violino

Musiche di A. Vivaldi


Concerto per archi e basso continuo in sol Maggiore

"La Rustica" RV 151

Concerto per archi e basso continuo in Fa Maggiore RV 138

Concerto in mi min. per violino, archi e basso continuo da “La Stravaganza” opera IV n. 2 RV 279

“Le Quattro Stagioni” quattro concerti per violino, archi e basso continuo da "Il Cimento

dell'Armonia e dell'Invenzione"op.8

Protagonisti di questo magnifico programma interamente dedicato al “ Prete Rosso “, I VIRTUOSI ITALIANI che insieme al loro Leader il M° ALBERTO MARTINI, ci condurranno attraverso le suggestive immagini sonore del periodo d’oro del barocco veneziano. 

«La musica eccezionale è quella degli Ospedali dove le "putte" cantano come gli angeli e suonano il violino, l'organo, l'oboe, il violoncello, il fagotto; insomma non c'è strumento che le spaventi.» 

L’ opera di Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Nonostante la grande popolarità che subito raggiunge in tutta Europa, solo una piccola parte dell’imponente produzione concertistica vivaldiana viene data alle stampe durante la sua vita. 

Fra le opere pubblicate ci sono alcune delle sue composizioni migliori: L’Estro armonico op.3 del 1701, che viene ammirato, studiato e trascritto da Bach, “ La Stravaganza “ op. 4 del 1751 e soprattutto “Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione” op.9, i cui primi quattro concerti sono le celeberrime “QUATTRO STAGIONI”, il più riuscito esempio di quella musica descrittiva che godette di tanto favore nel barocco. 

A Venezia (e più generalmente in Italia) esisteva fra i conoscitori di musica il culto del ‘bizzarro’, del deliberatamente strano, cioè quanto «divaga, esce fuori dai limiti, o da determinati limiti, dal comune, dalla consuetudine, dal normale».
Questo tratto ricorre con maggiore frequenza nella musica vocale profana, dove la presenza di un testo letterario può fornire giustificazioni esterne per effetti ricercati, ma informa di sé anche la musica strumentale. 

“ La Stravaganza “ op. 4 è una raccolta di dodici concerti pubblicata ad Amsterdam non si sa precisamente quando, ma certamente prima del 1715, da Estienne Roger.
Caratterizzati da una marcata unità stilistica, e da una caratteristica cui Vivaldi fa allusione nel loro titolo collettivo per l’appunto la Stravaganza, Vivaldi ricorrere a modulazioni estranee, nonché a intervalli melodici insoliti. 

In questa occasione viene proposto il Concerto n. 2 in mi minore. 

Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi rappresentano, “il ciclo più noto delle composizioni vivaldiane. Sono quattro concerti ispirati ciascuno a una stagione dell’anno, e costituiscono un esempio di musica descrittiva ad altissimo livello, uno dei primissimi di cui si abbia conoscenza. Essi fanno parte dell’op. 8 (Il Cimento dell’Armoniae dell’Invenzione) e costituiscono un punto culminante nella produzione di Antonio Vivaldi. La maestria del trattamento degli archi e particolarmente del violino solista è in tutti e quattro i concerti veramente eccezionale: si può dire che questo ciclo è un’opera di grande importanza non solo per l’intrinseca bellezza musicale, ma anche per gli orizzonti nuovi – tecnici ed espressivi- che apre alla musica”. Il fascino di questi quattro concerti è perdurato nel tempo sino a fare delle “stagioni musicali” vivaldiane le opere più eseguite al mondo. 

Ad aprire il programma due brillanti Concerti per archi, Il Concerto “Alla Rustica” una delle prime composizioni di Vivaldi a essere riscoperta dalla cultura musicale italiana del Novecento ed il Concerto in Fa maggiore RV 138. 

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Maestro di concerto al violino

Dopo aver vinto numerosi concorsi internazionali, ha collaborato come Primo Violino di Spalla, con le più importanti orchestre in Italia, tra cui quella dei Pomeriggi Musicali di Milano, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Lirico di Cagliari e del Teatro alla Scala di Milano, del Teatro dell’Opera di Roma, collaborando con i più grandi Direttori d’orchestra quali: Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Valery Gergiev, Dmitri Yurovsky, Myun Whun Chung, Giuseppe Sinopoli, Yuri Temirkanov ecc.


Nel 2009 ha fatto il suo debutto come solista nei concerti di W. A. Mozart per violino e orchestra nella prestigiosa sala Isaac Stern nella Carnagie Hall di New York.


Dal 2008 a tutt’oggi è il direttore musicale e artistico de I Virtuosi Italiani che da più di 35 anni svolgono la loro apprezzata attività concertistica, a Verona, prima nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico e ora al Teatro Ristori di Verona e nel mondo. L’attività discografica è ricchissima con più di 60 CD registrati per Deutsche Grammophon, Warner Classics – Erato, Sony, CPO, Chandos, Emi, Naxos, Dynamic, Verany, Tactus.


Nel dicembre 2021 ha ricevuto il DIAPASON D’OR DE L’ANNEE 2021 per il CD WARNER CLASSICS – ERATO intitolato “AMICI & RIVALI”.


Come direttore artistico ha collaborato con molte e importanti istituzioni in Italia: nel 2016 è stato nominato dalla Fondazione Cariverona direttore artistico del Teatro Ristori di Verona, incarico che ricopre tutt’ora, organizzando diverse rassegne dedicate alla MUSICA BAROCCA, CONCERTISTICA, JAZZ, DANZA e un’importante sezione dedicata alle nuove generazioni EDUCATIONAL. È l’ideatore e promotore di vari progetti con I Virtuosi, fra cui l’allestimento dell’Apollon Musagète di Stravinski con il New York Ballet, il debutto alla Royal Albert Hall di Londra, la realizzazione di tutte le farse in un atto di Rossini per l’Opera Comique di Parigi.


Angelo Foletto su “Repubblica” scrive: «Alberto Martini guida I Virtuosi Italiani dal primo leggio e lo fa benissimo: è musicista di classe, elegante e pacato…».


Enrico Girardi sul “Corriere della Sera”: «I Virtuosi Italiani, diretti da quel fenomeno di Alberto Martini, eccellente violinista, sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una "adrenalina" che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica».


Attualmente insegna violino presso il Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia. Viene regolarmente invitato a tenere Masterclass e nelle giurie di prestigiosi Concorsi Internazionali.


Viene invitato regolarmente in giuria di prestigiosi Concorsi Internazionali di Violino e di Musica da Camera. Tiene Masterclass in varie Istituzioni italiane ed estere, come la TCU UNIVERSITY di Fort Worth nel Texas (USA), sede della prestigiosa competizione Van Cliburn, della YASAR UNIVERSITY di Izmir in Turchia e dell’INTERNATIONAL ACADEMY FOR PERFORMING ARTS di Tallinn in Estonia. 


Suona su un prezioso strumento costruito da Enrico Ceruti a Cremona nel 1840, perfettamente conservato e originale in tutte le sue parti.

Il complesso de I VIRTUOSI ITALIANI, nato del 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, regolarmente invitata nei più importanti teatri, festival e stagioni in tutto il mondo. Viene loro riconosciuta una particolare attitudine nel creare progetti sempre innovativi, una costante ricerca nei vari linguaggi, oltre alla qualità artistica dimostrata in anni di attività. Numerose sono le collaborazioni con solisti e direttori di rilevanza internazionale. Hanno collaborato all’allestimento dell’Apollon Musagete di Stravinsky con il New York City Ballet; nel 2001 hanno eseguito tutte le opere in un atto di Rossini per l’Opera Comique di Parigi e hanno tenuto due concerti al Konzerthaus di Vienna.I Virtuosi Italiani si sono esibiti per i più importanti teatri e per i principali enti musicali italiani quali il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la GOG di Genova, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro alla Pergola di Firenze, la Società Filarmonica di Roma, il Teatro Rossini di Pesaro, la Società del Quartetto di Milano, la Royal Albert Hall, la Carnagie Hall, la Sala Filarmonica di San Pietroburgo, il Seoul International Music & Arts Center, la Herkules Saal, il Bunka Kaikan, la Sala del Conservatorio Tchaikovsky, Zaryadye Concert Hall ecc. Dal 2011 sono complesso residente con una Stagione Concertistica a Venezia nella Chiesa dell’Ospedale della Pietà, luogo in cui Antonio Vivaldi per tutta la sua vita suonò, insegnò e diede la luce a tutte le opere. Numerose sono poi le tournée all’estero, con concerti nelle più importanti sale del mondo. L’attività discografica è ricchissima, con più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche ed oltre 500.000 dischi venduti in tutto il mondo. Nel 2018 I VIRTUOSI ITALIANI hanno realizzato un CD con le più famose ouverture dalle opere di Rossini per il 150° anniversario dalla morte pubblicato dalla casa discografica CPO. Nel settembre 2018  è stata pubblicata la registrazione per la prestigiosa casa discografica DEUTSCHE GRAMMOPHON, dedicata a una monografia di Morten Lauridsen che nel giugno 2019 ha ricevuto la nomination degli OPUS CLASSIC AWARDS 2019, il più importante premio per la musica classica in Germania.Nel dicembre 2021 è stato assegnato il DIAPASON D’OR DE L’ANNEE 2021 a I VIRTUOSI ITALIANI, diretti da Corrado Rovaris con i tenori Lawrence Brownlee e Michael Spyres, per il CD WARNER CLASSICS - ERATO, interamente dedicato a Rossini intitolato “AMICI & RIVALI”. La loro attenzione e ricerca verso esecuzioni storicamente informate, li ha condotti a esibirsi nel repertorio barocco e classico anche su strumenti originali.  Proprio in quest’ambito sono usciti i DVD per UNITEL CLASSICA delle opere di G.B.Pergolesi “Il Prigionier Superbo”, “La Serva Padrona” e “La Salustia”, dirette da Corrado Rovaris e di G. B. Spontini “La Fuga in Maschera” sempre diretta da Corrado Rovaris. Nel segno della versatilità e dell’attenzione riservata ad una scelta di repertorio mirato al coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto con una particolare attenzione ai giovani, significativo è, inoltre, l’interesse da sempre dimostrato dal gruppo per il repertorio di confine. Da qui la nascita di collaborazioni e progetti con artisti come Franco Battiato, Goran Bregovic, Uri Caine, Chick Corea, Paolo Fresu, Ludovico Einaudi, Michael Nyman, Cesare Picco, Enrico Rava, Antonella Ruggiero, Gianluigi Trovesi, Richard Galliano e molti altri. I concerti de I Virtuosi Italiani sono testimoniati da entusiastici consensi di critica e di pubblico. Così scrive Enrico Girardi sul “Corriere della Sera”: «I Virtuosi Italiani sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una "adrenalina"che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica».

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