Da Paganini a Rossini. Il grande violinista Vincenzo Bolognese in concerto con I Virtuosi Italiani

apr 29, 2024

Vincenzo Bolognese, oggi primo violino di Spalla dell’Orchestra del Teatro dell’Opera

di Roma, ha fatto la storia del violino italiano, vincendo alcuni tra i più importanti

premi come il “Curci” 


In scena un ricco repertorio che spazia dal Concerto in re maggiore n. 1 per violino e

orchestra di Niccolò Paganini, l’Ouverture da La Vestale di Gaspare Spontini,

alla Sonata per archi n. 2 in la maggiore di Gioachino Rossini


Giovedì 2 maggio 2024 ore 20.30

Spazio San Pietro in Monastero


Ospite della 25ª Stagione de I Virtuosi Italiani, il grande violinista Vincenzo Bolognese sarà protagonista del concerto di giovedì 2 maggio alle ore 20.30, nella splendida cornice dello Spazio San Pietro in Monastero, ultimo appuntamento primaverile della Stagione, che riprenderà quindi in autunno.

Interprete di grande sensibilità musicale, per molti anni primo violino di Spalla dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e oggi primo violino di Spalla dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Vincenzo Bolognese ha fatto la storia del violino italiano.

Vincitore, tra il 1985 e il 1987, dei più importanti premi per violino, come il prestigioso “Curci” (Napoli 1985 e 1986) e il celebre “Paganini” (1987), è stato insignito della Medaglia d’Oro presso l’Università Sapienza dall’Associazione Maison des Artistes per l’esecuzione integrale dei Capricci di Paganini. Nonché, nel 1990, della Medaglia d’Oro dall’Associazione internazionale “Foyer des Artistes”.

Nella suggestiva cornice dello Spazio San Pietro in Monastero interpreterà, sulle corde cariche di storia del violino di fine Seicento “Mattia Albani”, che attualmente suona, il Concerto in re maggiore n. 1 per violino e orchestra di Niccolò Paganini (1782-1840).

Composto tra il 1815 e il 1816 e pubblicato postumo nel 1851, questo Concerto testimonia la raggiunta maturità come compositore del trentaquattrenne Paganini ed è considerato una delle sue opere migliori. Composto originariamente in mi bemolle, prevedeva che il violino solista dovesse essere accordato per intonarsi con l'orchestra. Nella prassi esecutiva si è imposto l'uso di non "scordare" il violino e di suonare quindi il Concerto un semitono sotto, in re maggiore.

Completeranno il programma l’Ouverture da La Vestale di Gaspare Spontini (1774-1851), la tragedia lirica considerata il capolavoro del suo compositore, andata in scena per la prima volta a Parigi il 15 dicembre del 1807, e la Sonata per archi n. 2 in la maggiore di Gioachino Rossini (1792-1868), parte delle celebri Sei sonate, composte all’età di soli dodici anni nel 1804, ancora oggi di mirabile freschezza ed eleganza.



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