IL PIANOFORTE DI JOSEF MOSSALI IN RESIDENCE INSIEME AI VIRTUOSI ITALIANI
ШDomenica 24 aprile 2022 alle ore 17.00, secondo appuntamento nell’affascinate spazio di San Pietro in Monastero in Via Garibaldi a Verona della XXIII STAGIONE CONCERTISTICA DE I VIRTUOSI ITALIANI.
Novità di grande rilievo per questa nuova stagione, è la presenza di giovani artisti in residence. Il pianista Josef Mossali ospite del concerto dal titolo “ALLA ZINGARESE” è il primo di questi artisti presenti nella sezione Primavera della XXIII Stagione Concertistica.
Josef Mossali è un giovanissimo solista, premiato come “Giovane talento musicale dell’anno nel 2018” e vincitore di Primi Premi in diversi concorsi prestigiosi. Ha suonato in numerose istituzioni concertistiche italiane. Josef E’ stato selezionato da I VIRTUOSI ITALIANI come solista in residence per il 2022. Insieme al gruppo da camera de I VIRTUOSI ITALIANI potrete ascoltare una delle pagine cameristiche più affascinanti e coinvolgerti della letteratura musicale dell’Ottocento: il Quartetto in sol min. Op. 25 per pianoforte e archi di J. Brahms.
Che cosa sia la musica da camera e qual'è la sua caratteristica e la sua funzione nella tradizione artistica dell'Ottocento tedesco ce lo dice Paul Hindemith nel suo libro teorico e critico «A Composer's World»:”.. il compositore che scrive per tali condizioni gode della massima libertà possibile per sviluppare la propria tecnica nei campi più esoterici. Quasi ogni cosa ch'egli scrive ha probabilità d'essere presentata nitidamente e chiaramente percepita..”
Brahms la coltivò affettuosamente per lunghi anni, dopo i lavori giovanili prevalentemente pianistici e prima di affrontare nella piena maturità la composizione sinfonica. Riunendo i soli strumenti ad arco, con o senza la presenza antagonista del pianoforte, e aggiungendo qualche volta la suggestione timbrica d'uno strumento a fiato (il corno o il clarinetto) Brahms studiava a fondo il materiale sonoro e analizzava gli equilibri fonici e la varietà timbrica del trio, del quartetto, del quintetto e del sestetto d'archi, considerati ognuno secondo le proprie esigenze e possibilità espressive. Ed ecco scaturire da queste premesse l'intimità confidenziale del discorso cameristico brahmsiano, venato di malinconia e di luce crepuscolare che si insinuano perfino nella «Träumerei», nei fantasiosi sogni dei più carezzevoli e brillanti Allegretti. Questa sigla spirituale, arricchita dai popolareschi ritmi tzigani e addolcita dai richiami al valzer viennese, si ritrova nell'intero arco della produzione del maestro di Amburgo in questo specifico settore.
Il Quartetto in sol minore fu scritto nell'estate del 1861 e il 16 novembre dello stesso anno fu eseguito per la prima volta nella sala dei concerti di Amburgo, con Clara Schumann che sedeva al pianoforte.
Ad aprire il programma, il delizioso Trio per archi n. 1 in si bemolle maggiore, D. 471 di Franz Schubert. Poche notizie si hanno su questo Trio, e soprattutto sui motivi che indussero Schubert ad abbandonarne la composizione dopo il primo movimento. Infatti il secondo movimento è incompiuto e ne resta solo un abbozzo(esistono soltanto 39 battute di quello che sembra essere un Andante). L'unico movimento del Trio è però un passo segnato dal musicista nel trasformare un genere d'occasione in un'originale espressione del pensiero musicale. Una pagina ricca di sentimento e freschezza.

JOSEF MOSSALI – pianoforte
Josef Edoardo Mossali inizia lo studio del pianoforte con Massimiliano Motterle e, successivamente, entra nella classe di Marco Giovanetti al Conservatorio "G. Donizetti" di Bergamo, dove attualmente sta frequentando il Biennio Ordinamentale sotto la guida di M. Motterle. Prosegue, inoltre, gli studi sotto la guida di Pasquale Iannone.
Ha vinto il Primo Premio in diversi concorsi, tra cui il 27° concorso "J.S. Bach" di Sestri Levante, “XX International Music Competition” di Cortemilia, XII Concorso “Città di Riccione”, XIX Concorso “Città di Giussano”, Concorso “D. Scarlatti” di Carpenedolo, X Concorso “Città di Piove di Sacco”, XVII Concorso “Marco Bramanti” di Forte dei Marmi, Concorso “Lombardia è musica”, istituito dal Consiglio Regionale della Lombardia, e la XV edizione del Premio Nazionale delle Arti.
Ha seguito masterclass e corsi di perfezionamento con Michel Béroff, Vladimir Ovchinnikov, Massimiliano Motterle, Pasquale Iannone e Benedetto Lupo.
Mossali ha suonato per numerose istituzioni, come la Società dei Concerti di Milano, Associazione Amici dell’Olona di Milano, Società del Quartetto di Milano, Barletta Piano Festival, Teatro di Chiasso, Pescara Piano Festival, Associazione GIA a Brescia, Rai Radio3, per la stagione concertistica organizzata da Piano Fischer a Monaco di Baviera, per il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, dove nel 2018 gli è stato conferito il premio “Giovane talento musicale dell’anno”. Ha suonato sotto la direzione di Pier Carlo Orizio, di Fabrizio Maria Carminati, collaborando con diverse orchestre, tra cui la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e l’Orchestra del Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo.
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