Invito alla danza 3 dicembre ore 17
Il pianista Giuseppe Albanese interpreta i più evocativi
brani per pianoforte dedicati alla danza
In programma il celebre Invito alla danza di von Weber,
la Fantasia op. 17 di Schumann, il Grande valzer brillante op. 18 di Chopin,
la Danza delle Silfid di Berlioz e Listz, e La valse di Ravel
Spazio San Pietro in Monastero, Verona
domenica 3 dicembre, ore 17
Appuntamento domenica 3 dicembre, alle ore 17, presso lo Spazio San Pietro in Monastero, a Verona, con i più evocativi brani per pianoforte dedicati alla danza per balletto, in occasione del concerto della Stagione autunnale de I Virtuosi Italiani.
Un vero e proprio “Invito alla Danza”, non a caso titolo stesso della serata, penultimo appuntamento del cartellone firmato da I Virtuosi Italiani che si avvia alle due serate conclusive, da qui al 10 dicembre. Un excursus sulle tracce di quel gusto per la danza che accomuna moltissimi compositori a cavallo tra Otto e Novecento. Un “invito” che vedrà protagonista il pianista Giuseppe Albanese, brillante musicista vincitore, tra gli altri, del Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al prestigioso “Busoni” di Bolzano e del Primo Premio al “Vendome Prize”, tra i concorsi più prestigiosi del mondo.
Invito alla danza è anche il titolo della celebre composizione per pianoforte, in programma domenica pomeriggio, di Carl Maria von Weber, orchestrata dal coreografo Michail Fokin nel 1911 per il suo balletto Le spectre de la rose, le cui note danzanti si ascoltano oggi, con frequenza, nei grandi concerti di Capodanno, primo fra tutti quello viennese. Del brano weberiano verrà eseguita la versione in trascrizione, realizzata sulla base dell’originale per pianoforte, di Carl Tausig.
Il programma si aprirà con l’esecuzione della Fantasia in do maggiore per pianoforte, op. 17 di Robert Schumann, composta nel 1836 e più volte rivista dal compositore nei tre anni successivi, fino alla definitiva pubblicazione. Così la descrive nel 1836 lo stesso Schumann in una lettera a Clara: «II primo tempo è davvero quanto di più appassionato abbia mai fatto: un profondo lamento per te».
Il viaggio tra le evocative atmosfere del ballo proseguirà con il Grande valzer brillante in mi bemolle maggiore per pianoforte, op. 18 di Fryderyk Chopin, brano viennese sia per nascita (fu, infatti, composto nel 1831 da Chopin proprio a Vienna) sia nella forma, se pur non nello stile, come è proprio di tutti i valzer di Chopin.
La serata proporrà quindi l’eterea Danza delle Silfidi di Hector Berlioz e Franz Listz, tratta da La damnation de Faust, leggenda drammatica per soli, coro e orchestra composta da Berlioz negli anni Quaranta dell’Ottocento, sull’onda della diffusa suggestione dell’epoca per il Faust di Goethe; per concludersi sulle note del poema coreografico La valse di Maurice Ravel, eseguito nella trascrizione, improntata da Ravel stesso, per pianoforte solo.
New Paragraph
Condividi questo articolo








