Una serata con la magia del celebre violoncellista Mario Brunello
Giovedì 21 novembre arriva a Verona, ospite della 25° Stagione concertistica de I Virtuosi Italiani, il celebre violoncellista Mario Brunello, in una serata che lo vedrà protagonista sia in veste di solista sia di direttore, alla guida dell’Orchestra de I Virtuosi Italiani.
Alle 20.30, sul palco del Teatro Ristori, Mario Brunello e I Virtuosi Italiani condurranno il pubblico in un programma che accosta le sonorità dei brani di Franz Schubert al Novecento del compositore polacco Mieczyslaw Weinberg.
Tra i più conosciuti e amati protagonisti del panorama musicale italiano, Mario Brunello è dotato di un’effervescenza musicale unica, di un virtuosismo strabiliante e raffinato, di un lirismo intenso, di un suono ricco, pieno e brillante al tempo stesso. Qualità che ne hanno fatto uno dei più affascinanti e ricercati artisti della sua generazione.
Primo europeo a vincere il Concorso Tchaikovsky a Mosca nel 1986, grande appassionato di filosofia, scienza, teatro e letteratura, Brunello è oggi divulgatore instancabile, sempre pronto ad elaborare nuove forme di narrazione musicale collaborando con personalità quali il pianista jazz Uri Caine, il cantautore Vinicio Capossela, il fisico Carlo Rovelli, lo scrittore Alessandro Baricco e l’attore Marco Paolini.
Iconiche sono le immagini dell’artista, con il violoncello in spalla, in cammino lungo i sentieri impervi delle Dolomiti, intento a portare la grande musica tra la natura incontaminata delle più alte cime alpine.
Giovedì sera, interpreterà accanto ai Virtuosi Italiani, per il pubblico veronese, un programma che muove dall’esecuzione dell’Ouverture d 8 in do minore nella versione per archi di Franz Schubert; per proseguire sulle note della schubertiana Sonata in la minore D. 821 detta “Arpeggione”, composta da Franz Schubert nel 1824 per uno strumento che oggi non esiste più, peculiare ibrido tra violoncello e chitarra, in voga negli anni Venti dell’Ottocento, noto anche con il nome di chitarra-violoncello.
La seconda parte del programma proporrà, invece, due brani del novecentesco compositore polacco Mieczyslaw Weinberg (1919-1996), tra i compositori principali dell’universo musicale sovietico, grande amico di Shostakovich. Mario Brunello sarà protagonista in veste di solista nel Concertino per violoncello e archi e in qualità di direttore nella Sinfonietta n. 2 op 74 per archi e timpani, in quattro movimenti.
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