Franz Joseph Haydn, la Sinfonia in Re maggiore n.101 “L’orologio” e il romanzo Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo di Laurence Sterne
La sinfonia in re maggiore n.101, la nona delle ultime dodici sinfonie di Joseph Haydn, dette "sinfonie londinesi", ha ricevuto il suo soprannome ‘L'orologio’ per il secondo movimento, Andante, che si apre con il tic-tac di fagotti, violini secondi e bassi pizzicati, che Robbins Landon è incline a vedere come un'adesione al gusto del pittoresco, particolarmente presente nel pubblico britannico. Quando Haydn approda a Londra nel 1794 era ancora ben vivo il successo del romanzo di Laurence Sterne, The Life and Opinions of Tristram Shandy, Gentleman, pubblicato a puntate a partire da venticinque anni prima, nel corso di otto anni. Nove volumi di cui i primi due apparsi nel 1759, il terzo e il quarto nel 1761, il quinto e il sesto nel 1762, i volumi settimo e ottavo nel 1765, infine il nono nel 1767.
Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo, ebbe una straordinaria popolarità, Arthur Schopenhauer lo definì uno dei più grandi romanzi mai scritti. Oggi è considerato il precursore del romanzo modernista, che fa la parodia delle strutture narrative allora in voga, particolarmente mediante le digressioni nella narrazione, sperimentando un uso innovativo delle anacronie, analessi e prolessi (flashback e flashforward per dirla con i termini che poi saranno il cuore delle tecniche cinematografiche), tanto che alla fine si scoprirà che la narrazione ha riguardato solo una giornata di vita della famiglia.
Alcuni studiosi hanno approfondito la corrispondenza fra le tecniche narrative di Laurence Sterne e i modi di espressione musicale di Haydn. Secondo la pubblicazione scientifica di Elena Biggi Parodi, di cui lo spettacolo è la divulgazione rivolta al grande pubblico in forma accessibile e di facile comprensione, vi è una reale corrispondenza tra il primo e secondo movimento della sinfonia e il libro di Sterne, in particolare con l’episodio della pendola contenuto nella prima parte del romanzo, corrispondenza che cercheremo di restituire integra con la sua carica di deflagrante umorismo, senza tuttavia essere espliciti.
Lo spettacolo consiste nell'esecuzione integrale dei Virtuosi Italiani della sinfonia n. 101 in re maggiore, intervallata dalla lettura del romanzo da parte del noto attore e regista Paolo Valerio, mentre Elena Biggi Parodi, ideatrice dello spettacolo, indicherà cosa accade nella musica, mantenendosi in equilibrio sul sottile filo della scabrosa vicenda raccontata da Sterne. Chiunque pensi di essere troppo malizioso si convinca di non esserlo abbastanza....

PERSONAGGI
Alberto Martini, Il violinista impresario Giovanbattista Viotti, proveniente dalla Parigi di Maria Antonietta
Paolo Valerio, Tristram Shandy, colto nel momento in cui scrive la sua autobiografia
Paola Marini, Charlotte Papendiek, dama di compagnia della regina Charlotte e autrice di due famosi libri di memorie
Bibi Colussi Poggi, Elizabeth Burney, moglie del viaggiatore e storico della musica Charles Burney
Leonardo Turri, Mr. Butler, maggiordomo di Mary Wallstonecraft
Elena Biggi, Mary Wallstonecraft, filosofa e scrittrice inglese, fondatrice del femminismo liberale, critico musicale del mensile londinese «Analytical Review»
Siamo nella Londra concitata e febbrile della fine del Settecento di Fielding, di Hogarth, di Blake, una tumultuosa megalopoli di un milione di abitanti (Vienna non arrivava a 200.000), dove si incontrano tutti i mestieri e circolano tutte le idee, alimentate da immigrati di ogni provenienza, soprattutto italiani, ma anche francesi in seguito alla Rivoluzione.
Per informazioni:
segreteria.ticket@ivirtuositaliani.eu,
+39 392 7178741
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