AFFETTI, STRAVAGANZE E FOLLIE
ALA CITTÀ DI MUSICA, Festival estivo giunto alla VIII edizione
prosegue venerdì 14 luglio con “AFFETTI STRAVAGANZE E FOLLIE”
un concerto che unisce la straordinaria voce del mezzosoprano DANIELA PINI a I VIRTUOSI ITALIANI
ALA CITTA’ DI MUSICA 2023
8 luglio – 5 agosto 2023
L’edizione 2023 di ALA CITTA’ DI MUSICA, giunta alla VIII edizione si tiene ad Ala dall’ 8 luglio al 5 agosto, propone un cartellone ricco di artisti internazionalmente apprezzati, ma soprattutto vuole dedicare una forte attenzione verso le nuove generazioni, che sono fondamentali per il nostro futuro.
Dopo l’entusiasmante concerto di sabato 8 luglio con PAOLO FRESU e I VIRTUOSI ITALIANI, ALA CITTA’ DI MUSICA prosegue venerdì 14 luglio nel Cortile di Palazzo Taddei alle 20.30. con un concerto dal titolo “AFFETTI, STRAVAGANZE E FOLLIE”.
Protagonista questa volta con I VIRTUOSI ITALIANI, il mezzosoprano DANIELA PINI, dalla duttilità vocale che le permette di spaziare tra diversi stili che vanno dalla musica barocca alla musica contemporanea ed avere in repertorio oltre 70 titoli d’opera.
La sua calda ed espressiva voce rappresenta lo strumento perfetto per sottolineare il continuo cambio di affetti, di ritmo e di emozioni, contenuto nelle arie che costituiscono il programma della serata e che sono tra le più rappresentative e coinvolgenti scritta da Antonio Vivaldi e Georg Friedrich Händel.
Il programma della serata che nasce con l’intendo di offrire al pubblico un ventaglio di affetti molto diversi tra solo suggeriti dalle diverse arie. Arie guerresche, così dette per la loro energia, quasi aggressiva, arei patetiche ricche di dolcezza e sentimenti profondi che porteranno l’ascoltatore a rivivere l’emozione e lo stupore che tra il XVII e il XVIII catturava l’attenzione del pubblico coinvolgendolo in combinazioni di musica e scenografia dalle quali scaturivano stupore e meraviglia.
Dopo la Sinfonia Avanti l’opera L’Olimpiade RV 725 verranno eseguite da I Virtuosi Italiani ed interpretati da Daniela Pini - mezzosoprano -, le arie Agitata da due venti da La Griselda e Vedrò con mio diletto da Il Giustino.
La calda ed espressiva voce di Daniela Pini - apprezzata dal pubblico per la sua grande duttilità vocale che spazia tra diversi stili che vanno dalla musica barocca alla musica contemporanea -rappresenta, per questo programma, lo strumento perfetto per sottolineare il continuo cambiamento del ritmo e delle emozioni che la musica trasmette al pubblico.
L'attività di don Antonio Lucio Vivaldi, noto al grande pubblico con il nome di Prete rosso per il colore dei capelli, sacerdote veneziano ma anzitutto compositore per l'opera e per lì concerti, fu contraddistinta da una grande ecletticità. Egli sperimentò tutti i generi musicali di maggior successo della sua epoca, dalla cantata sacra al concerto con solista, dall’opera all’oratorio, dai lavori per soli archi alle sonate. Una carriera compositiva che potremmo definire all'insegna delle Stravaganze, dalle Follie e degli Affetti più diversi.

Il concerto proseguirà con Ouverture da “Il Trionfo del tempo e del disinganno” HWV 46 e due arie dall’opera Serse di Georg Friedrich Händel: Ombra mai fu, l’aria iniziale dell’opera, e Crude furie degl’orridi abissi.
Compositore tedesco naturalizzato inglese del periodo barocco, Händel trascorse la maggior parte della sua carriera a Londra, diventando molto conosciuto per le sue opere, oratori, anthem, concerti grossi e concerti per organo. La sua opera spazia in ogni genere musicale, strumentale e vocale, sacro e profano. La prima parte della sua carriera fu dedicata principalmente alla composizione di opere prevalentemente su testo italiano, che sono tra gli esempi più squisiti di questo genere musicale. Negli ultimi anni, domina il genere dell'oratorio in lingua inglese, destinato ad ampi organici vocali e orchestrali, di impronta fortemente drammatizzata. A Londra, sotto tre sovrani, Händel conoscerà la vera gloria, divenendo di fatto il musicista della famiglia reale inglese.
I personaggi delle sue opere animano sempre complicate storie ed intrighi, in balia di sentimenti quali amore, gelosia, rivalità dinastiche, ambizioni per il potere, e non ritraggono mai la gente comune. Personaggi che diventano dei pretesti per l’esplicazione del Bel Canto, attraverso l’impiego di voci acute, che i teorici contemporanei Tosi e Mancini descrivono come formidabili macchine canore, nel virtuosismo come nell’espressività: gli acclamati castrati, le star del diciottesimo secolo, Senesino e Carestini, e i soprani Cuzzoni e Bordoni.
In conclusione di serata I Virtuosi Italiani torneranno ad interpretare Vivaldi, con il Concerto per archi in Re min. RV 127 e – ancora con il prezioso contributo di Daniela Pini – le arie Sovente il sol, da Andromeda RV Anh. 117 – unico autografo di Vivaldi presente a Venezia nella biblioteca del Conservatorio Benedetto Marcello -, e Armatae face et anguibus, aria tempestosa da Juditha triumphans RV 644, opera sacra, militare e politica, ma soprattutto un capolavoro musicale e drammatico del Prete rosso.
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